Benessere, Funzionamento psicologico, Psicologia della vita quotidiana

Aria di vacanze… Aria aperta!

Ormai ci siamo… è estate… c’è aria di vacanza!

Il concetto di estate riconduce facilmente a quello di vacanze, quest’ultimo più o meno eplicitamente ci porta all’idea di aria e spazi aperti.

Ciascuno di noi ha in testa un differente modello di vacanza ma per tutti questa implica l’azione dell’uscire: per alcuni le vacanze sono culturali da trascorrere visitando città e facendo lunghe camminate in strade mai battute prima; per altri il periodo estivo è il momento migliore per lunghe gite più o meno faticose, con grande o piccola differenza di altitudine; per altri ancora la vacanza è sotto un ombrellone alternando momenti da lucertola a momenti da pipistrello.

Mi sono chiesta quali fossero le motivazioni che ci spingono a scegliere ampi spazi per vivere le nostre vacanze e ho individuato alcuni elementi che potrebbero spiegare queste nostre scelte:

  1. Probabilmente scegliamo di trascorrere le vacanze in luoghi quanto più diversi dagli ambienti che siamo soliti frequentare durante il resto dell’anno: i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo a scuola e a casa, mentre gli adulti spendono la maggior parte del tempo al lavoro, in casa o in macchina. Con questa immagine in testa nel momento in cui pensiamo a un luogo dove poter scegliere di trascorrere il nostro tempo libero la decisione cade su spazi completamente diversi. Ma non credo sia solo questa la motivazione, vediamone delle altre.
  2. Trascorrere del tempo all’aria aperta ci fa sentire bene psicologicamente: gli spazi naturali offrono stimoli meno frequenti e meno intensi rispetto gli ambienti urbani; ci capita di soffermarci sui profumi, sul calore del sole o sul silenzio che ci circonda; il clima è più disteso, ci sembra di amplificare le nostre percezioni e proviamo un senso di pace; le persone sono più socievoli, noi siamo più socievoli e con naturalezza salutiamo chiunque incontriamo sul nostro cammino in montagna oppure ci fermiamo a parlare con uno sconosciuto sul treno.
  3. Gli spazi aperti incentivano l’attività fisica: la vista del mare spinge molti a fare lunghe nuotate, mentre il desiderio di raggiungere la vetta motiva altri a camminare per perseguire il proprio obiettivo. L’attività fisica mantiene il nostro corpo attivo ed allenato, ma è più semplice seguire questo consiglio quando si è negli spazi aperti.  
  4. Gli spazi aperti non impongono confini e stimolano la nostra creatività: durante i viaggi si possono avere idee o fare propositi che metteremo in pratica al nostro rientro a casa. Quando siamo al mare il nostro sguardo di perde a cercare la linea dell’orizzonte, quando siamo in cima ad una montagna osserviamo il cielo senza che i profili dei palazzi ci pongano dei limiti oppure mentre percorriamo l’autostrada non vediamo una linea di confine davanti a noi. Queste percezioni hanno un’influenza su di noi spingendoci a pensare in modo anticonvenzionale rispetto a quello che siamo abituati perché gli stimoli ai quali siamo sottoposti sono differenti.

Dott.ssa Samantha