Ormai ci siamo… è estate… c’è aria di vacanza!
Il concetto di estate riconduce facilmente a quello di vacanze, quest’ultimo più o meno eplicitamente ci porta all’idea di aria e spazi aperti.
Ciascuno di noi ha in testa un differente modello di vacanza ma per tutti questa implica l’azione dell’uscire: per alcuni le vacanze sono culturali da trascorrere visitando città e facendo lunghe camminate in strade mai battute prima; per altri il periodo estivo è il momento migliore per lunghe gite più o meno faticose, con grande o piccola differenza di altitudine; per altri ancora la vacanza è sotto un ombrellone alternando momenti da lucertola a momenti da pipistrello.
Mi sono chiesta quali fossero le motivazioni che ci spingono a scegliere ampi spazi per vivere le nostre vacanze e ho individuato alcuni elementi che potrebbero spiegare queste nostre scelte:
- Probabilmente scegliamo di trascorrere le vacanze in luoghi quanto più diversi dagli ambienti che siamo soliti frequentare durante il resto dell’anno: i ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo a scuola e a casa, mentre gli adulti spendono la maggior parte del tempo al lavoro, in casa o in macchina. Con questa immagine in testa nel momento in cui pensiamo a un luogo dove poter scegliere di trascorrere il nostro tempo libero la decisione cade su spazi completamente diversi. Ma non credo sia solo questa la motivazione, vediamone delle altre.
- Trascorrere del tempo all’aria aperta ci fa sentire bene psicologicamente: gli spazi naturali offrono stimoli meno frequenti e meno intensi rispetto gli ambienti urbani; ci capita di soffermarci sui profumi, sul calore del sole o sul silenzio che ci circonda; il clima è più disteso, ci sembra di amplificare le nostre percezioni e proviamo un senso di pace; le persone sono più socievoli, noi siamo più socievoli e con naturalezza salutiamo chiunque incontriamo sul nostro cammino in montagna oppure ci fermiamo a parlare con uno sconosciuto sul treno.
- Gli spazi aperti incentivano l’attività fisica: la vista del mare spinge molti a fare lunghe nuotate, mentre il desiderio di raggiungere la vetta motiva altri a camminare per perseguire il proprio obiettivo. L’attività fisica mantiene il nostro corpo attivo ed allenato, ma è più semplice seguire questo consiglio quando si è negli spazi aperti.
- Gli spazi aperti non impongono confini e stimolano la nostra creatività: durante i viaggi si possono avere idee o fare propositi che metteremo in pratica al nostro rientro a casa. Quando siamo al mare il nostro sguardo di perde a cercare la linea dell’orizzonte, quando siamo in cima ad una montagna osserviamo il cielo senza che i profili dei palazzi ci pongano dei limiti oppure mentre percorriamo l’autostrada non vediamo una linea di confine davanti a noi. Queste percezioni hanno un’influenza su di noi spingendoci a pensare in modo anticonvenzionale rispetto a quello che siamo abituati perché gli stimoli ai quali siamo sottoposti sono differenti.
Dott.ssa Samantha