Apprendimento, Disabilità, Funzionamento psicologico, Genitorialità, Mondo della scuola

L’ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE

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All’interno delle istituzioni scolastiche sono presenti differenti figure ma non tutte sono comunemente conosciute: l’assistente alla comunicazione è una di queste.

Quali sono le funzioni dell’assistente alla comunicazione?

Il servizio di assistenza alla comunicazione ha l’obiettivo di sopperire alle difficoltà nella comunicazione e nella partecipazione che possono incontrare gli studenti nel raggiungimento dei risultati scolastici e formativi.

L’assistente alla comunicazione ha il compito di definire gli obiettivi del servizio prendendo in considerazione sia la tipologia e la gravità della disabilità sia le caratteristiche individuali dell’alunno.

Le attività dell’assistente alla comunicazione per studenti con disabilità visiva prevedono il supporto dello studente nelle attività al fine di completare, integrare e sviluppare il relativo percorso di crescita e autonomia:

  • condivide e sostiene la metodologia per le attività scolastiche demandate a casa;
  • favorisce lo sviluppo dell’autonomia personale nello studio e nella gestione di sé;
  • supporta lo studente nel processo di conoscenza dell’ambiente;
  • condivide con lo studente il processo di crescita e autonomia globale dello studente;
  • si rapporta con il tiflologo di riferimento per le diverse attività in essere;
  • si pone come mediatore attivo nel favorire l’approccio e la conoscenza di informazioni, materiali e documenti, non immediatamente o poco fruibili dalla persona con disabilità visiva;
  • prepara materiali, quando necessario, di uso immediato per situazioni di studio contingenti;
  • si raccorda con gli operatori scolastici, il tiflologo e la famiglia

Le attività dell’assistente alla comunicazione per studenti con disabilità uditiva prevedono il sostegno alla funzione comunicativa la cui compromissione, se non supportata, può causare difficoltà e svantaggi nel processo d’apprendimento, nell’inclusione scolastica e nella socializzazione:

  • facilitare la comunicazione dello studente con gli insegnanti e i compagni di classe;
  • rendere accessibili allo studente l’insieme dei contenuti didattici e le informazioni attraverso la lingua dei segni italiana (LIS), l’ISE (Italiano Segnato Esatto) e la labializzazione;
  • utilizzare le strategie più adeguate derivanti dalla conoscenza e della psicologia evolutiva nel campo della sordità e della psicologia dell’età evolutiva – per accrescere le competenze comunicative dello studente ed accogliere le sue esperienze emotive e relazionali;
  • facilitare l’integrazione dello studente all’interno della classe e del contesto scolastico;
  • stabilire un corretto rapporto con le famiglie;
  • costruire collaborazioni con i docenti della scuola;
  • collaborare alla stesura del piano educativo individualizzato (PEI);
  • mediare nell’ascolto delle lezioni d’aula per favorire la comprensione del linguaggio verbale e l’accesso ai contenuti didattici;
  • facilitare l’acquisizione da parte dello studente di un metodo di studio quanto più possibile autonomo;
  • partecipare agli incontri tra la scuola e la famiglia organizzati dalla scuola.

Chi  può richiedere il servizio di assistenza alla comunicazione?

La legge 104/1992 prevede che l’assistente alla comunicazione sia fornita agli studenti con disabilità sensoriale (visiva, uditiva o entrambe) in seguito a una diagnosi funzionale che esprima la necessità di questo servizio per garantire all’alunno il diritto allo studio e l’inclusione scolastica. Il servizio può essere fornito presso sia la scuola sia il domicilio dell’alunno.

Per una famiglia come è possibile richiedere questo servizio?

Il consiglio alle famiglie è quello di rivolgersi ai propri comuni di riferimento chiedendo informazioni ai servizi sociali, così che si possano avere tutte le indicazione necessarie per capire se sussistono i presupposti per usufruire del servizio ed eventualmente in quali modalità.

Dott.ssa Samantha

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