In fondo all’articolo è possibile ascoltare l’audio-lettura.
“L’attenzione è la capacità di dirigere le risorse psichiche a disposizione del soggetto su determinati aspetti della realtà in un preciso momento”. Con questa definizione William James ha stabilito che l’attenzione è una risorsa psichica, nonché mentale e che ha una capacità limitata poiché seleziona solo determinati aspetti.
Quali sono quindi gli aspetti che la nostra attenzione seleziona?
Gli aspetti presi in considerazione sono quelli necessari per portare a termine il compito che l’individuo sta affrontando. Quindi, guardando una cartina politica il soggetto potrebbe focalizzarsi sui singoli stati oppure sui confini selezionando l’una o l’altra informazioni in base alle necessità.
Questa è una capacità trasversale a tutti i compiti che l’uomo si ritrova ad affrontare, ma si possono individuare 4 funzioni fondamentali:
- Selezionare un elemento tra tanti;
- Prestare attenzione all’esecuzione di più attività contemporaneamente;
- Mantenere l’attenzione per lunghi periodi;
- Eseguire compiti complessi.
A ciascuna funzione corrisponde una componente dell’’attenzione con uno specifico nome:
- Attenzione selettiva:
è quella componente dell’attenzione che ci permette di selezionare un elemento tra tanti. Questa componente risulta molto importante perché se non ci fosse lei a selezionare solo le informazioni necessarie ci sarebbe un dispendio elevato di risorse che comprometterebbe le attività svolte.
Ad esempio, se guidando la nostra attenzione non selezionasse solo alcune informazioni ma prestasse attenzione nel raccogliere le informazioni riguardanti marche, modelli, targa, colore e numero di passeggeri di tutti i veicoli non sarebbe possibile salvaguardare se stessi e gli altri. A queste condizioni le risorse di ciascun individuo esaurirebbero in poco tempo e non sarebbero selezionate le informazioni più utili per una regolare circolazione del traffico.
Ma le informazioni alle quali non si presta attenzione vengono perse? Non sempre, spesso capita di ricordare delle cose alle quali non si era prestata attenzione, ma che sono comunque state raccolte e immagazzinate. Ad esempio, guidando non si sta attenti a tutte le caratteristiche delle autovetture, ma appena ci capita di vedere una macchina a noi familiare ci accorgiamo subito di essa partendo dalle informazioni in merito al colore e al modello.
Possiamo affermare che l’attenzione selettiva bilancia l’assunzione delle informazioni rilevanti con il giusto dispendio di risorse di ciascun individuo.
- Attenzione divisa:
ci permette di dirigere la nostra attenzione a due o più compiti contemporaneamente.
Un esempio concreto può essere l’atto di guidare la macchina, in cui entrambe le componenti vengono coinvolte. L’attenzione divisa è fortemente sollecitata durante la guida. Infatti, durante le prime guide tutta l’attenzione è utilizzata per automatizzare le azioni, ma successivamente viene utilizzata non solo per osservare la strada ma anche per tutte le altre attività, come parlare con gli altri passeggeri, ascoltare la musica o altri suoni.
- Attenzione sostenuta:
viene coinvolta in viaggi lunghi in autostrada, dove la monotonia e il tempo prolungato mettono a dura prova lo stato di reattività dell’autista.
L’attenzione è molto coinvolta anche nell’utilizzo delle funzioni esecutive, le quali sono abilità complesse della cognizione umana. Alcuni esempi sono la pianificazione e il problem solving.
Dott.ssa Samantha
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER