Poco tempo fa il ragazzo che supporto alle superiori ha raggiunto un ottimo risultato in una materia per lui non semplice e questa è stata l’occasione che ha permesso un confronto con altri suoi tre compagni.
Avevo davanti a me tre ragazzi diversissimi per il loro approccio alla scuola:
- M. demotivato e rassegnato a “tirare a campare” fino all’esame di stato cercando di dribblare eventuali bocciature;
- A. con una buona motivazione e con marcate differenze tra le risorse investite nelle varie materie, molto tempo dedicato a quelle di suo interesse e poco tempo a quelle nelle quali riesce a ottenere buoni risultati senza molto sforzo;
- N. ha un’altissima motivazione, è sempre pronto e puntuale, ha un forte senso del dovere.
Ho raccontato loro come l’ottimo risultato del loro compagno sia stato raggiunto con impegno e costanza:
- Gli argomenti sono stati studiati volta per volta: la maggior parte degli studenti studiano il giorno prima non rendendosi conto di quanto sforzo chiedano al loro cervello. Il cervello è uno strumento eccezionale, ma è necessario metterlo nelle condizioni migliori.Se ho studiato 8 ore il giorno prima ed ero sicuro di saper tutto, ma nella prova non riesco a raggiungere la sufficienza, spesso la causa è la confusione sui contenuti. Prendete una bottiglia e provate a versarci dentro una damigiana di vino senza utilizzare canne e imbuto, create insomma una cascata di vino. Probabilmente la bottiglia si riempirà anche, ma quanto vino avrete buttato?? Se inondate il vostro cervello di una cascate di informazioni, quante informazioni andranno perse?
- Davanti a un imprevisto si è recuperato tempestivamente: è capitato un imprevisto che ci ha richiesto di riorganizzarci e di recuperare in breve tempo lo studio rimasto indietro.
- Si è creato un calendario di studio dei giorni precedenti alla prova: nei 4 giorni precedenti alla prova i primi 3 erano deputati al ripasso del programma diviso in parti, mentre l’ultimo giorno è stato utilizzato per il ripasso complessivo.
Tutti questi sforzi sono stati premiati con un 10!
La nostra conversazione con i tre ragazzi aveva come argomento principale la demotivazione, cioè il vedere la scuola come qualcosa di obbligatorio dal quale non è possibile trarre benefici. Insomma una tortura: immaginate di cucinare sapendo già che quello che preparerete non sarà buono oppure pensate di pulire casa con la certezza che non riuscirete a togliere lo sporco. Molti ragazzi sopravvivono alla scuola con l’unico obiettivo di accumulare 6 e conquistare l’uscita!
Come ho comunicato ai ragazzi tutti dovrebbero avere un tutor che li supporta nel loro percorso di studio, a volte sono persone deputate come me e altre volte sono genitori che investono del tempo non solo per controllare i voti o le assenze, ma proprio per interrogarsi con il proprio figlio su come studia e su quali risultati riesce a raggiungere. Ma se queste due opzioni non sono disponibili io consiglio a ciascun ragazzo di diventare tutor di sé stesso seguendo queste 5 mosse:
- DETERMINA CHE COSA TI PIACE! Creare due liste, minimo 3 indicazioni per tipo, di cose che ti piacciono a scuola e di cosa ti piace fuori dalla scuola (“A scuola mi piace”, “Fuori dalla scuola mi piace” ovviamente da questa seconda categoria sono esclusi l’uso di alcol e di droghe).
- PONITI DEGLI OBIETTIVI! Poni la valutazione che vuoi ottenere per ciascuna materia scolastica e poni quali obiettivi vuoi raggiungere nelle attività extrascolastiche.
- ORGANIZZA IL TEMPO IN MODO PRECISO! Ogni giorno quando torni a casa, dopo pranzo, ripensa a quello che hai fatto a scuola e controlla ciò che dovrai fare per il giorno successivo, determina che cosa dovrai fare quel pomeriggio e crea una scaletta delle cose da fare determinando i tempi. Prima poni il dovere, quindi lo studio, e poi il piacere perseguendo gli obiettivi determinati alla mossa precedente. Una credenza degli studenti delle superiori e degli universitari è che il tempo sia infinito, ma molto spesso si trovano all’ultimo a fare compiti e a preparare esami.
- NON ACCONTENTARTI: Una volta raggiunto un obiettivo cercane un altro più elevato, ci sono sempre obiettivi più alti che non sono solo quantificati in valutazioni numeriche.
- OGGI È TARDI RISPETTO A IERI, MA NON RISPETTO A DOMANI: Il momento giusto è ora e se non l’hai ancora fatto inizia a organizzarti, quando uscirai dal mondo della scuola ti accorgerai che avresti potuto investire molto più tempo in alcune cose che ti appassionano o sfruttare le conoscenze dei tuoi docenti per imparare cose che magari più nessuno di tua conoscenza potrà spiegarti.
Dopo pochi giorni A. è venuta a ringraziarmi e mi ha riferito che il nostro confronto le era stato molto utile e proprio per questo ho chiesto a lei di scrivere un pensiero da condividere:
“Ascoltare ed essere ascoltata da Samantha mi ha ispirato: una chiacchierata di mezz’ora mi è bastata per capire che non ci sono scorciatoie se si vuole raggiungere la cima.
Pensavo di non essere una che si accontentasse ma ho capito che anche io potrei dare di più, che suddividere il lavoro e sapere organizzarsi è la chiave del successo e che il tempo non vola ma siamo noi che ce lo facciamo sfuggire di mano”.
Ora tocca a te: DIVENTA TUTOR DI TE STESSO, ADESSO!
Grazie A.!
Dott.ssa Samantha