Funzionamento psicologico, Psicologia della vita quotidiana

IL FENOMENO PRO-ANA: L’ANORESSIA NEL CYBERSPACE

In fondo all’articolo è possibile ascoltare l’audio-lettura

L’anoressia nervosa (AN) si caratterizza per una consistente perdita di peso corporeo, un’intensa paura di ingrassare anche se si è sottopeso e un’immagine corporea disturbata che influenza eccessivamente l’autostima della persona.

Anoressia è molto famosa perché può condurre alla morte. Il tasso di mortalità per questo disturbo supera infatti il 10% collocandosi come la malattia psichiatrica a tasso di mortalità più elevato; i disturbi del comportamento alimentare rappresentano la seconda causa di morte nella popolazione femminile in adolescenza, dopo gli incidenti stradali.

A ben guardare, se solo i casi più gravi giungono ad una conclusione così negativa, tutti sono caratterizzati dalla devastazione sulla salute psicofisica e sulla qualità di vita degli individui che ne sono affetti. Dal punto di vista strettamente clinico, se adeguatamente trattati, questi disturbi possono risolversi nell’arco di alcuni anni (in media 3/4) conducendo, nel 70-80% dei casi, a una guarigione stabile con o senza sintomi residui sotto-soglia; altrimenti, possono diventare una condizione permanente (cronicizzazione).

L’anoressia nervosa ha assunto una proprio configurazione specifica anche nel mondo digitale. Negli ultimi anni ha preso piede un fenomeno chiamato PRO-ANA che vede la creazione di luoghi digitali in cui le persone che soffrono di anoressia si incontrano.

PRO-ANA viene definita con una filosofia di vita caratterizzata dalla perdita di peso; dall’odio per il grasso e per l’amore per la magrezza; da condotte rigide di rifiuto del cibo. In altri casi viene definita come una religione che adora la dea ANA (anoressia).

Per avere un’idea di come aderire a questo stile di vita significhi sottoporsi alla dittatura dell’anoressia vi invito a leggere un articolo in cui vengono descritte le prime ore all’interno di un gruppo di Whatsapp in cui un’amministratrice impartisce dettami rigidi ai quali gli altri componenti del gruppo devono attenersi.

Alcune ricerche del 2016 hanno indagato questo fenomeno utilizzando la piattaforma di Twitter che per la sua struttura permette di osservare i comportamenti delle persone. Si è osservato l’utilizzo di alcuni hashtag tipici, come #Thinspo, #Thinspiration, #Proana, che aiutano a trovare e farsi trovare facilmente in modo che la connessione tra adepti di PRO-ANA riescano a mettersi in contatto per supportarsi nel loro digiuno, incoraggiarsi a perdere peso, adottare tecniche pericolose per l’espulsione del cibo ingerito e nascondere la loro filosofia di vita alle persone intorno a loro.

Questa condotta mette le famiglie in allarme, ma essendoci tra le regole della filosofia PRO-ANA proprio il non farsi scoprire è difficile approcciare la problematica: è arduo comunicare con una persona che non vuole parlare; è ancora più difficile risolvere un problema quando per l’altro è un’ottima filosofia di vita. Il consiglio è quello di rivolgervi a dei servizi multispecialistici mirati per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) così che un’equipe di professionisti possa prendere in carico la persona.

A fronte di questo fenomeno è curioso domandarsi perché l’Anoressia Nervosa si sia manifestata in questo modo nei luoghi digitali ed è poi necessario capire quali sono i bisogni che vengono soddisfatti: la necessità di essere incoraggiati nel perdere peso? La possibilità di interrompere le relazioni in qualunque momento spegnendo semplicemente il PC? Il non sentirsi soli?

Dott.ssa Samantha