L’intelligenza emotiva, trattata in un precedente articolo, si articola in differenti abilità e alcuni ricercatori hanno cercato di classificarle in intelligenze interpersonali e personali.
L’intelligenza interpersonale è la capacità di comprendere gli altri, le loro motivazioni e il loro modo di lavorare, scoprendo nel contempo in che modo sia possibile interagire con essi in maniera cooperativa. Tale qualità viene frammentata in 4 abilità distinte:
- La predisposizione alla leadership e la capacità di organizzare i gruppi: si tratta dell’abilità essenziale del leader, che comporta la capacità di coordinare gli sforzi di una rete di individui. Questo è il tipo di talento che si osserva nei registi, nei militari con mansioni di comando e nei capi efficienti delle organizzazioni. Il bambino dotato di questa abilità è quello che diventa il capitano di una squadra o che si assume la guida del gruppo decidendo quale gioco si farà.
- La capacità di conservare le amicizie e di stabilire legami personali: le persone che ne sono dotate sono buoni giocatori di squadra, coniugi affidabili, buoni amici o partner d’affari; nel mondo del lavoro essi riescono come venditori o manager, e possono anche rivelarsi eccellenti insegnanti. Vanno d’accordo con la maggior parte delle persone, riescono a inserirsi in un gruppo già impegnato nel gioco e sono felici di farlo. Questi bambini tendono a essere bravissimi a leggere le emozioni dalle espressioni facciali e sono i più amati dai compagni di classe.
- L’abilità di risolvere conflitti e di negoziare soluzioni: questo è il talento del mediatore, capace di prevenire i conflitti o di risolvere quelli già in atto. Gli individui dotati di questo talento eccellono nelle trattative, riescono a far bene da arbitri o da mediatori nelle controversie e potrebbero fare carriera nella diplomazia, o nella legge, oppure come intermediari o mediatori. Nel caso si tratti di bambini, questi sono i soggetti capaci di sedare le liti che scoppiano durante il gioco.
- La bravura nell’analisi della situazione sociale: la capacità di riconoscere e di comprendere i sentimenti, le motivazioni e le preoccupazioni altrui. Questa conoscenza del modo in cui si sentono gli altri può facilitare l’intimità e i rapporti. Nel caso migliore, questa abilità porta a essere terapeuti, consulenti competenti o romanzieri.
Le intelligenze personali sono la capacità di conoscere e riconoscere le proprie emozioni, controllarle e utilizzarle per motivarsi ed essere empatici. Queste abilità sono distinte in:
- Conoscenza delle proprie emozioni. L’autoconsapevolezza, in altre parole la capacità di riconoscere un sentimento nel momento in cui esso si presenta. La capacità di monitorare instante per istante i sentimenti è fondamentale per la comprensione psicologica di se stessi, mentre l’incapacità di farlo ci lascia alla loro mercé.
- Controllo delle emozioni. Coloro che ne sono privi o scarsamente dotati si trovano a dovere perennemente combattere contro sentimenti tormentosi, mentre gli individui capacità di controllo emotivo riescono a riprendersi molto più velocemente dalle sconfitte e dai rovesci della vita.
- Motivazione di se stessi. La capacità di dominare le emozioni per raggiungere un obiettivo è una dote essenziale per trovare motivazione e controllo di sé. Chi ha queste capacità tende a essere più produttivo ed efficiente in qualunque ambito si applichi.
- Riconoscimento delle emozioni altrui. L’empatia, un’altra capacità basata sulla consapevolezza delle proprie emozioni, è fondamentale nelle relazioni con gli altri. Le persone empatiche sono più sensibili ai sottili segnali sociali che indicano la necessità o i desideri altrui. Questo le rende più adatte alle professioni di tipo assistenziale, all’insegnamento, alle vendite e alla dirigenza.
Dott.ssa Samantha