Sabrina ha una disabilità fisica e sta vivendo il suo anno sabbatico tra l’esame di maturità e l’inizio dell’università (anzi ormai avrà già iniziato l’università!) e ci racconta del suo percorso di studio.
Le sue difficoltà riguardano principalmente l’ambito fisico-corporeo e l’ambito della matematica, fino a quando ha incontrato un’insegnante di sostegno che ha saputo supportarla adeguatamente.
Buon ascolto!
Dott.ssa Samantha
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Dopo l’intervista Sabrina ci ha tenuto ad aggiungere quanto segue:
“Volevo parlare anche della trasformazione che ho avuto in educazione fisica (materia nel quale alle
medie ero esonerata) perché non mi passavano mai la palla quando giocavamo ed al professore non gliene importava niente. Alle superiori, invece, ho trovato un professore in grado di valutarmi perciò che
potevo fare. Accettava gli esercizi di stretching come riuscivo a farli. Oppure mentre gli altri facevano
esercizi di corsa lui mi lasciava proseguire la sessione di stretching, commissionandomi quali esercizi fare.
Poi quando si divideva il campo (tra chi giocava a Pallavolo e chi calcio) mi faceva giocare a Ping Pong e
mi valutava su quello. Così come quando valutava i percorsi con ostacoli, cerchi, parallele. Non facevo gli
ostacoli ma esercizi di coordinazione sui cerchi e mi arrampicavo sulla parallela finché me la sentivo
invece che salire, girarmi in avanti e tendendo e stendendo le gambe per 5 volte.”