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Il linguaggio è il principale mezzo di comunicazione che utilizziamo. In esso possiamo riconoscere componenti verbali, che saranno quelle indagate in questo articolo, e non verbali, come le espressioni del viso, il comportamento del corpo, la punteggiatura, le emoticon che utilizziamo sui social network.
Una volta che si è in grado di parlare, non ci sembra un’operazione tanto complessa, certo potremmo essere consapevoli di alcune nostre imprecisioni nella dizione, nell’utilizzo di alcune espressione o nella conoscenza dei significati di certe parole.
In questo articolo vedremo come in un gesto apparentemente semplice si possono riconoscere differenti componenti che interagendo tra loro permettono un ventaglio pressoché infinito di possibilità di espressione.
Le principali componenti del linguaggio sono 7 e nell’analizzarle procederemo seguendo lo sviluppo linguistico tipico di un individuo:
- La fonetica descrive le proprietà acustiche e riguarda direttamente la pronuncia dei suoni. Un esempio può essere la lettera “c” alla quale corrispondono diversi suoni: nella “cucina” (/kuˈtʃina/) la prima “c” corrisponde al suono /k/ mentre la seconda al suono /tʃ/.
- La fonologia fa l’inventario di tutte le unità linguistiche (i fonemi) utilizzate in una lingua e descrive il modo in cui i singoli suoni si collocano nelle parole. Per esempio in italiano possiamo incontrare le doppie, che in altre lingue non sono ammesse.
- La morfologia descrive i morfemi, cioè le più piccole unità dotate di senso, che possono dare significato delle parole ed esprimere funzioni diverse. Un esempio sono i prefissi “iper-” e “ipo-” che utilizzati con una parola, come “calorico”, possono modificare completamente il significato di essa e di una frase.
- La sintassi indaga le regole di combinazione delle parole all’interno delle frasi affinché quest’ultime abbiano senso. Per esempio, possiamo affermare “Oggi è una bella giornata” ma non “Una oggi bella è giornata”.
- La semantica studia i significati di ciascun elemento della frase ed è strettamente legata alla comprensione del testo, poiché se non si comprendono gli elementi di una frase risulta difficile comprenderne il significato complessivo.
- Il lessico è l’insieme delle parole che hanno significato in una lingua. Un suo sinonimo è “vocabolario”; si può affermare che una persona ha un vocabolario più o meno ampio in base alla sua capacità di utilizzare parole differenti o adeguate alle circostanze.
- La pragmatica indaga la funzione comunicativa del linguaggio e il modo in cui le persone usano il linguaggio nelle interazioni sociali. Appartengono a questa categoria la capacità di comprendere i doppi sensi, i significati nascosti, l’ironia e il linguaggio non verbale.
Prendendo in considerazione queste sette componenti si possono ripercorrere velocemente le tappe di acquisizione del linguaggio, un processo lento e complesso che richiede innanzitutto di apprendere i primi suoni per poi capire come si potevano combinare tra loro; in seguito si pronunciano le prime parole e le si organizzano in frasi di senso compiuto; arrivando infine a comprendere i significati espliciti e anche quelli impliciti.
Il linguaggio è uno strumento che noi utilizziamo quotidianamente senza prestare molta attenzione, ma rimane un processo complesso che muta con il suo utilizzo.
Dott.ssa Samantha
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