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La sessualità è un tema spesso trattato con leggerezza, sul quale si ride e si scherza, ma intorno ad esso si è creata una grande confusione.
La complessità della sessualità può essere suddivisa in tre ambiti: il sesso, il genere, l’orientamento e il comportamento sessuale.
Il sesso
Il sesso può essere inteso sia come sesso cromosomico sia come sesso biologico. Il sesso cromosomico è quello definito dal corredo genetico e nello specifico dalla 23esima copia di cromosomi, le configurazioni più probabili sono XX e XY, ma possono verificarsi delle configurazioni atipiche come la XXY che caratterizza la sindrome di Klinefelter o quella XYY denominata sindrome di Jacobs. Il sesso biologico è la manifestazione fisica del sesso cromosomico e si distinguono le manifestazioni sessuali primarie, evidenti alla nascita, da quelle secondarie, che emergono durante la pubertà. La configurazione cromosomica XX solitamente determina un sesso biologico femminile e quelle XY, XXY e XYY manifesta caratteri sessuali maschili, ma può anche capitare che alcuni individui alla nascita presentino sia le ovaie sia i testicoli e per questo sono ermafroditi.
Il genere
Per quel che riguarda il genere si può distinguere l’identità di genere e il ruolo di genere. L’identità di genere è ciò che ciascuno sente di essere, donna o uomo, ed è determinato sia da predisposizioni biologiche sia dall’apprendimento sociale. Quando l’identità di genere non si incontra con il sesso biologico si crea una disforia per la quale l’individuo potrebbe desiderare di modificare i propri caratteri sessuali (transessuale) oppure no (transgender). Situazioni queste che sono differenti dalla persona di sesso maschile a cui piace vestirsi da donna (travestito). Il ruolo di genere invece è l’insieme delle caratteristiche sociali e culturali ai quali si aderisce, maschio o femmina. Riguardo al ruolo di genere si sta procedendo ad una graduale apertura evitando pregiudizi e stereotipi.
Orientamento e comportamento sessuale
La sessualità è caratterizzata anche dall’orientamento e dal comportamento sessuale. L’orientamento sessuale indica da chi una persona è attratta: gli eterosessuali sono attratti da individui dell’altro sesso; gli omosessuali sono attratti da individui dello stesso sesso; i bisessuali sono attratti da individui di entrambi i sessi. Infine, ci possono essere persone che si mostrano disinteressate all’attrazione sessuale. Il comportamento sessuale solitamente è influenzato dall’orientamento sessuale, ma non è sempre così. Per molto tempo l’omosessualità è stata giudicata una malattia e/o una perversione quindi molti omosessuali hanno manifestato un comportamento eterosessuale. Un altro esempio può essere la bisessualità, situazione nella quale una persona è attratta da entrambi i sessi ma assume un comportamento sessuale orientato solo verso uno di essi, comportamento eterosessuale o omosessuale.
A fronte di queste variabili le configurazioni che si possono determinare in ciascun individuo possono essere differenti, ma molto spesso il senso comune semplifica il tutto in una scissione tra “normali” (eterosessuale che aderisce all’identità e al ruolo di genere concorde al proprio sesso biologico) e “non-normali” (tutte le altre configurazioni possibili). Solitamente preferiamo le cose semplici, ma se desideriamo realmente incontrare l’altro per quello che è dobbiamo impegnarci ad andare oltre gli stereotipi e i pregiudizi, guardare oltre, guardare le persone.
Dott.ssa Samantha